Un progetto europeo per la conservazione delle praterie di Posidonia oceanica, una pianta marina che svolge un importante ruolo di deposito di carbonio nel Mediterraneo, aiutando significativamente a contrastare i cambiamenti climatici.
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Programma evento SEAFOREST, mercoledì 24 luglio 2024
Evento SEAFOREST, mercoledì 24 luglio 2024
Gli ormeggi sostenibili SeaForest
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Aree di studio
Il progetto si realizza nel Parco Nazionale dell’Arcipelago de la Maddalena, nel Parco Nazionale dell’Asinara e nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. In un secondo momento il modello SeaForest LIFE verrà esportato a Malta.
Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena
Posto nelle acque dello stretto di Bonifacio, tra Sardegna e Corsica, si estende su una superficie di circa 18.000 ha. Il Parco comprende tutta l’area marina dell’Arcipelago di La Maddalena (13.000 ha) e quella terrestre (5.134 ha) di isole e isolotti appartenenti al territorio del Comune omonimo per 180 km di coste. Include il SIC ITB010008 e la ZPS ITB010008 della Rete Natura2000 europea.
Porto della Madonna nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.
È situato nella provincia di Sassari e si estende su una superficie di circa 5.200 ha. Il Parco comprende l’Area Marina Protetta Isola dell’Asinara, che circonda l’Isola dell’Asinara e ha un’estensione di circa 108 km2, il SIC Isola dell’Asinara ITB010082 e la ZPS Isola Asinara ITB010001 della Rete Natura 2000 europea.
Cala Arena nel Parco Nazionale dell’Asinara (Foto di Domenico Ruiu)
Parco Nazionaledel Cilento, Vallo di Diano e Alburni
L’area naturale protetta di circa 36.000 ha, interamente compresa nella provincia di Salerno, è stata successivamente estesa fino a portare la sua superficie a 181.048 ha. Dal 1998 è Patrimonio dell’umanità dell’Unesco (con i siti archeologici di Paestum e Velia e la Certosa di Padula), dal 1997 è Riserva della biosfera e dal 2010 è il primo parco nazionale italiano a diventare Geoparco. Il parco comprende due Aree Marine Protette: l’Area Marina Protetta di Santa Maria di Castellabate e l’Aria Marina Protetta Costa degli Infreshi e della Masseta, entrambe istituite nel 2009. Sono numerosi i siti della Rete Natura 2000 europea ricadenti all’interno di questa area protetta.
Porto Infreschi nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Il piano degli ormeggi
Le praterie di posidonia sono minacciate da numerosi fattori di stress, principalmente legati alle attività antropiche. La costruzione di porti, l’inquinamento, la pesca a strascico, l’ancoraggio incontrollato e altre attività antropiche possono danneggiare la salute dell’Habitat 1120* (Praterie di Posidonia oceanica).
Una delle azioni di SeaForest LIFE prevede la realizzazione di un piano di gestione degli ormeggi per ridurre l’impatto di questa pratica sulla prateria di posidonia. I piani di gestione degli ormeggi saranno attuati in collaborazione con gli enti gestori dei Parchi Nazionali che già sviluppano regole specifiche per l’ormeggio e l’ancoraggio. Grazie all’individuazione delle aree maggiormente frequentate dai natanti attraverso immagini satellitari, alle mappature degli Habitat dei fondali marini e alla caratterizzazione di dettaglio dei fondali che sarà eseguita in siti di particolare interesse con l’ausilio di strumenti acustici ad alta risoluzione (vedi: I depositi di carbonio), si identificheranno le aree in cui sviluppare nuovi ormeggi, le aree in cui consentire l’ancoraggio e le aree pertinenti in cui applicare le misure di protezione.
La stesura di un piano degli ormeggi dettagliato permetterà di ridurre sensibilmente gli effetti negativi degli ancoraggi sulle praterie di Posidonia e di conseguenza sullo stoccaggio di carbonio.
Porto della Madonna nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena.
Allo scopo di rendere fruibile dagli utenti il piano degli ormeggi verrà sviluppata una piattaforma informatica con annessa applicazione per dispositivi mobili. Il sistema informativo sarà utilizzabile da chiunque richieda un’autorizzazione di accesso all’area protetta. Attraverso la piattaforma l’utente dovrà registrare i propri dati anagrafici, le caratteristiche tecniche dell’imbarcazione, la data e il periodo di permanenza nell’area.
L’applicazione fornirà una mappa dettagliata delle aree di ancoraggio libero disponibili presenti nelle vicinanze e/o, laddove presenti, dei campi ormeggio, e darà un’indicazione del tempo di permanenza concesso (dipendentemente dalle politiche gestionale dettate dall’Ente gestore), in modo da consentire una rotazione dell’utilizzo delle aree tra tutti i fruitori dell’area. La piattaforma potrà integrarsi agli eventuali sistemi di pagamento per il rilascio delle autorizzazioni a disposizione dell’Ente o, in sua assenza, costituirne la struttura di gestione ex novo.
Costituirà anche un sistema di interfaccia per l’utente che potrà accedere ad informazioni sull’area, ricevere allerte meteo o allerte nel caso la propria imbarcazione si dovesse trovare in aree di divieto di navigazione e di sosta o in aree in cui sono previste specifiche misure di protezione. Attraverso il portale si daranno informazioni all’utente in merito al progetto e all’importanza di tutelare la Posidonia dando indicazione dei principali servizi ecosistemici generati dall’estensione della prateria protetta: ossigenazione e stoccaggio della CO2.