La vita della Posidonia
Le praterie a Posidonia, dette anche posidonieti, sono gli habitat marini in cui vive la Posidonia oceanica, una pianta marina appartenente alla famiglia delle Posidoniaceae. A dispetto di ciò che può far pensare il nome, si tratta di una pianta endemica del Mar Mediterraneo, ovvero è presente esclusivamente in questo territorio.
Dal punto di vista scientifico essa appartiene alle cosiddette fanerogame marine, chiamate anche spermatofite (ovvero piante che portano semi), cioè piante che presentano una differenziazione in radici, fusto e foglie, oltre che possedere fiori e frutti. Alla luce di queste caratteristiche, stiamo parlando a tutti gli effetti di una pianta e non di un’alga, contrariamente a quanto molti credono!
La Posidonia oceanica rappresenta una specie chiave dell’ecosistema marino costiero, arrivando ad occupare un’area intorno al 3% dell’intero Mediterraneo (corrispondente ad una superficie di circa 38.000 km2).
Questa pianta vive generalmente tra 1 e 30 metri di profondità, dove colonizza i fondali sabbiosi o detritici ai quali aderisce per mezzo dei rizomi (modificazioni del fusto con funzione di riserva) e sui quali forma vaste praterie, i posidonieti appunto, che sono sistemi ad elevata densità (oltre 700 piante per m2).
Le foglie cadute della pianta si accumulano nella stessa prateria, ma il moto ondoso invernale le trasporta e le accumula lungo le spiagge, causando i noti accumuli di Posidonia chiamati “banquettes”. Questi ammassi di resti vegetali, ingiustamente detestati dai bagnanti, al contrario svolgono una funziona positiva in quanto attenuano la forza del moto ondoso e ostacolano i meccanismi di erosione costiera, proteggendo così i litorali sabbiosi.
Accumuli di Posidonia spiaggiata al Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena (SS). Foto M. Miozzo